
Inaugurata sabato 6 maggio nella Sala delle Colonne, Palazzo Comunale di Pontassieve la mostra D’après – Pensieri sulla tradizione di Piero Guccione
Pontassieve 8 maggio 2023 - Inaugurata sabato 6 maggio nella Sala delle Colonne, Palazzo Comunale di Pontassieve la mostra D’après – Pensieri sulla tradizione di Piero Guccione. Una mostra – curata da Antonio Natali e Adriano Bimbi – che racchiude una serie di d’après dell’artista siciliano, scelti e selezionati in collaborazione con l’Archivio Piero Guccione. Una serie di opere, i d’après, con cui Guccione rivive opere di artisti della grande tradizione, andando aldilà dell’omaggio, guidato unicamente dall’emozione visiva provata nell’ammirarle e dal suo stile artistico. Di questa arte Guccione rappresenta uno dei massimi esponenti; i d’après - nella sua lunga carriera che l’ha portato ad esporre in tutto il mondo - hanno accompagnato costantemente il suo itinerario artistico. A Pontassieve le piccole e preziose opere accolte nella Sala delle Colonne sono l’emblema di come l’arte generi l’arte, di come la creatività si propaghi e su come non possa esistere fine per alcuna opera d’arte realmente tale.
«Non è casuale – afferma Antonio Natali, curatore della mostra - che fra i d’après di Guccione si trovino non poche riletture d’opere di Caspar David Friedrich, che è il cantore più potente e lirico del ‘sublime’. Né, a chi conosca la pittura di Guccione, parrà accidentale che di Friedrich vengano scelte visioni di mare, specie nella sua distesa sconfinata e con una linea d’orizzonte così flebile da confondere l’acqua con l’etra, viepiù esaltando la coscienza dell’infinito e dell’eterno».
In mostra a Pontassieve – fino al 16 luglio - 21 opere d’après, realizzate dall’artista con tecniche miste dall’acquerello al disegno, che reinterpretano opere di Friedrich, Vermeer, Michelangelo, Benvenuto Cellini, Caravaggio.
“Quasi al termine del primo decennio del progetto Pontassieve in Arte nella Sala delle Colonne – spiegano la Sindaca Monica Marini e il vice Sindaco con delega alle politiche culturali Carlo Boni - proponiamo una mostra significativa, sia per l’autore a cui è dedicata, Piero Guccione, sia per la particolarità delle opere esposte, i d'après. D’altra parte i d’après hanno accompagnato costantemente l’itinerario artistico di Guccione, così come le sue marine, note in tutto il mondo. Pertanto, la scelta, curata da Antonio Natali e Adriano Bimbi, permette non solo di illuminare una parte meno conosciuta della produzione di Guccione, ma anche di valorizzare questa espressione artistica.
La mostra è, - conclude - dunque, una grande opportunità per il Comune di Pontassieve e, per tale occasione, ringraziamo, oltre all’intelligenza e alla pazienza dei curatori, l’Archivio Piero Guccione, la Fondazione CR di Firenze, che ha creduto in questo progetto, e Regione Toscana.
L’inaugurazione ha visto anche gli interventi del Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, e di Paola Guccione, Presidente Archivio Piero Guccione.
Piero Guccione
D’après. Pensieri sulla tradizione
a cura di Adriano Bimbi e Antonio Natali
6 maggio-16 luglio 2023
Palazzo Comunale, Sala delle Colonne
Via Tanzini, 32 - Pontassieve
Orari mostra:
Martedì, giovedì, sabato, domenica ore 16.00-19.00
Mercoledì e venerdì ore 9.00-12.00
Lunedì chiuso - Ingresso libero
Aperture straordinarie per il Toscanello d’oro
Martedì 30 e mercoledì 31 maggio, giovedì 1 e venerdì 2 giugno 18:00 – 22.30
sabato 3 e domenica 4 giugno 16:00-22:30
Per informazioni:
Comune di Pontassieve Ufficio Politiche Culturali e Biblioteca
Tel. 055 8360266-344 | cultura@comune.pontassieve.fi.it
www.comune.pontassieve.fi.it
Biografia: Piero Guccione nasce il 5 maggio 1935 a Scicli, piccola città della fascia sud-orientale della Sicilia. Nel 1954 si trasferisce a Roma, dove frequenta i pittori neorealisti della Galleria Il Pincio a Piazza del Popolo. Il 23 aprile 1960 tiene la prima mostra personale alla Galleria Elmo di Roma, presentata dal critico d’arte Duilio Morosini. Dal 1961 al 1964 frequenta il gruppo “Il pro e il contro” formato anche dagli artisti Attardi, Calabria, Farulli, Gianquinto, e Vespignani. Nel 1966 espone per la prima volta alla Biennale di Venezia e diventa assistente di Guttuso all’Accademia di Belle Arti di Roma, in seguito titolare di cattedra fino al 1969.
Nel 1973 Leonardo Sciascia, presentando una sua mostra a Palermo, conia il termine «platitude» per definire la sua cifra stilistica come una fuga dalle sensazioni per andare e restare oltre il tempo. Nel 1979 rientra in Sicilia, sull’altopiano modicano, dove trascorre il resto della vita e dove crea i famosi mari densi di una «metafisica lirica», divenendo negli anni il riferimento del "Gruppo di Scicli". Con la fine degli anni Settanta, arrivano le prime affermazioni personali all'estero. Nel 1985 il Metropolitan Museum of Art di New York presenta una sua antologica di grafica. Nel 1988 la Biennale di Venezia gli dedica nel Padiglione italiano una sala personale. Accademico di San Luca dal 1995, riceve il Premio Speciale per la Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri nel 1999 e la Medaglia d’oro della Presidenza della Repubblica Italiana come benemerito dell’arte e della cultura nel 2004. Le sue opere sono nelle collezioni del Senato della Repubblica Italiana e al Metropolitan di New York. Nel 2011 al Festival Internazionale del film di Roma e alla Biennale di Venezia viene presentato il film documentario "Piero Guccione, verso l’infinito". Piero Guccione si spegne il 6 ottobre 2018, a ottantatré anni, nella sua amata casa-studio di Quartarella nella campagna modicana.