Festa della Toscana: 3 eventi su pace e diritti

Pontassieve 2023. Festa della Toscana: 3 eventi su pace e diritti
Le Muratine
Piazza Vittorio Emanuele II
50065 Pontassieve

Festa finale a “Le muratine” con i suonatori della Leggera e il coro della Scuola Giuntini

Pontassieve, 27 marzo 2023 - Un’edizione che ha visto 3 eventi distribuiti in altrettanti mesi per affermare e ricordare i valori della Festa della Toscana: Pace e diritti. Questo weekend si è tenuto, nello spazio all’aperto delle “Muratine” di Piazza Vittorio Emanuele II, l’evento conclusivo del percorso che quest’anno, l’Ufficio del Consiglio comunale insieme alla Biblioteca comunale, ha portato avanti per celebrare festa che ricorda l'abolizione della pena capitale voluta dal Granduca di Toscana Pietro Leopoldo nel 1789.

Laboratori, animazioni con canti e balli a cura dell' Associazione La leggera e del coro della Scuola Giuntini per affermare l'impegno per la promozione dei diritti umani, della pace e della giustizia, come elemento costitutivo dell'identità della Toscana. In mostra anche i manufatti e gli elaborati realizzati negli incontri che hanno preceduto questo evento finale: Disegni, collage, patchwork artistici all’insegna dei colori e della giustizia.

Festa della Toscana - Storia: Il 21 giugno 2001 il Consiglio regionale della Toscana ha approvato una legge (Legge Regionale 21 giugno 2001, n. 26) per celebrare, il 30 novembre, la festa della Regione Toscana, una festa che vuole essere un omaggio a tutti coloro i quali si riconoscono nei valori della pace, della giustizia e della libertà, la cui voce echeggiava alle cinque della sera del 30 novembre 2000, giorno della prima celebrazione della festività, quando le campane hanno suonato a festa in tutta la Toscana per un laico rito della memoria. La Regione, con in testa il suo capoluogo, infatti, ha istituito la festa commemorativa del 30 novembre, per ricordare il giorno in cui ricorre l'anniversario della riforma penale promulgata, a quella data nel 1786, da Pietro Leopoldo di Lorena, Granduca di Toscana dal 1765 al 1790. Con tale riforma, che del granduca fu "monumento e gloria", secondo uno storico del primo Novecento, la Toscana divenne il primo Stato al mondo in cui si abolì la pena di morte, "conveniente solo ai popoli barbari" secondo Pietro Leopoldo.