
Torna la Pastasciutta Antifascista: lunedì 25 luglio tutti in piazza. Appuntamento alle 20.00 in piazza Vittorio Emanuele II per celebrare la tradizione inaugurata da Alcide Cervi: prenotazioni entro giovedì 21 luglio.
Pontassieve, 15 luglio 2022 - Il Comune di Pontassieve anche quest’anno torna a celebrare il 25 luglio con la “Pastasciutta Antifascista”, evento realizzato in collaborazione con Anpi Pontassieve - Pelago, Istituto Alcide Cervi e L’Officina Cafè & Bistrot.
L’evento si collega alla tradizione che risale al 25 luglio 1943, quando, dopo la riunione del Gran Consiglio del Fascismo, Mussolini viene destituito e arrestato, ponendo fine al governo del Partito Fascista, dopo 21 anni. Alcide Cervi, a Campegine (RE), pur consapevole del fatto che la guerra non potesse dirsi ancora conclusa, decise di festeggiare la notizia della fine della dittatura distribuendo a tutti i compaesani una pastasciutta al burro in piazza a Campegine.
“Questo è il secondo anno in cui il nostro Comune, insieme ad ANPI Pontassieve-Pelago e ‘L’Officina caffè & bistrot’ organizza la Pastasciutta Antifascista e ci auguriamo che anche per questa edizione, la piazza Vittorio Emanuele II torni a riempirsi, nel nome dell’antifascismo su cui la nostra Costituzione e la nostra Repubblica si fondano”, dicono la Sindaca Monica Marini e il Vicesindaco Carlo Boni, che continuano: “La grande partecipazione delle nostre cittadine e dei nostri cittadini alla Pastasciutta dello scorso anno è stata una grande soddisfazione perché è la dimostrazione di quanto il lavoro delle Istituzioni per la promozione della Memoria e della Resistenza sia importante e necessario”.
La serata inizia alle 20.00, con una pastasciutta offerta da “L’Officina caffè & bistrot” e Anpi Pontassieve - Pelago, (prenotazione obbligatoria entro giovedì 21 luglio al numero 055/9333221) mentre alle 21.30 presso le “Muratine” ci sarà la proiezione del film documentario del regista Andrea Vogt “Bella Ciao – Song of rebellion”, la storia della canzone “Bella Ciao” attraverso più di 20 testimonianze inedite a musicisti, archivisti, storici, registi, partigiani, che portano il pubblico a conoscere come il canto si sia trasformato negli anni in un inno universale di libertà e protesta.