Saharawi e diritti umani: Valdisieve e Valdarno verso un’azione condivisa

Pubblicato Venerdì, 24 Luglio 2015
Data di scadenza Venerdì, 31 Luglio 2015

Ieri – 23 luglio - in occasione del Saharawi Day il coordinamento di associazioni “Mano a mano” ha proposto un documento condiviso in favore del Popolo Saharawi.

DALLA TAVOLA ROTONDA DI PONTASSIEVE IL LANCIO DI UN DOCUMENTO POLITICO UNANIME
SAHARAWI E DIRITTI UMANI: VALDISIEVE E VALDARNO VERSO UN’AZIONE CONDIVISA


Ieri – 23 luglio - in occasione del Saharawi Day, giornata di riflessione sulla causa del Popolo Saharawi indetta dall’Associazione Nazionale di Solidarietà con il Popolo Saharawi, il Comune di Pontassieve ed il coordinamento di associazioni “Mano a mano” hanno organizzato una tavola rotonda sul tema delle violazioni dei diritti umani nei territori occupati del Sahara Occidentale, aperta a tutte le amministrazioni della zona coinvolte in progetti di solidarietà per il Popolo Saharawi e alla presenza della sezione fiorentina di Amnesty International, che si è tenuta presso il Comune di Pontassieve.
All’iniziativa, coordinata dall’Assessore del Comune di Pontassieve Jacopo Bencini, hanno partecipato i Comuni di Pelago (consigliera Katia Carotti), Rufina (assessore Stefania de Luise), Dicomano (con un messaggio del vicesindaco Giulia Fossi), Rignano sull’Arno (assessore Manuela Meli) e Reggello (vicesindaco Adele Bartolini), oltre alla rappresentanza Saharawi in Italia. Dalla discussione e dall’illustrazione dei più recenti scenari umanitari nei territori occupati da parte di Amnesty è emersa la necessità, sentita da tutte le amministrazioni, di lanciare un documento unico, condiviso da tutti i presenti, per una maggiore attenzione al tema della causa del popolo Saharawi da parte delle istituzioni nazionali. Un documento che di fatto riprenderà e amplierà i temi contenuti nell’ordine del giorno recentemente approvato in molti comuni toscani su invito di ANCI Toscana, che chiedeva appunto maggiore attenzione alla questione, riconoscimento del Fronte Polisario come interlocutore ufficiale ai tavoli internazionali, e l’inserimento del controllo della tutela dei diritti umani nel mandato della MINURSO, missione delle Nazioni Unite per il Sahara Occidentale. Al momento le sei amministrazioni sono al lavoro con il coordinamento “Mano a Mano” per redigere la versione definitiva del testo, da proporre poi - questo è l’auspicio - alla firma di altri comuni della zona per dare maggior forza alle richieste contenute.