Riaprono gli sportelli antiviolenza

Pubblicato Mercoledì, 13 Gennaio 2016
Data di scadenza Mercoledì, 13 Gennaio 2016

L'Associazione Artemisia torna a Pontassieve in difesa di chi subisce violenza. Per qualsiasi informazione o appuntamento va contattata l’Associazione Artemisia al sito www.artemisiacentroantiviolenza.it o al numero 055602311

RIAPRONO GLI SPORTELLI ANTIVIOLENZA
L'Associazione Artemisia torna a Pontassieve in difesa di chi subisce violenza

Da gennaio 2016 tornano attivi gli sportelli territoriali per il contrasto alla violenza di ogni genere grazie ad una convenzione tra i Comuni della zona fiorentina Sud Est e il Centro antiviolenza Artemisia di Firenze. Gli sportelli, presenti in diversi Comuni, fra cui in Valdisieve a Pontassieve, sono gestiti da operatrici dell'Associazione Artemisia e consentono a coloro che subiscono violenza fisica, psicologica, economica, sessuale e stalking, residenti nelle aree interessate, di accedere con maggiore facilità ai servizi di aiuto e sostegno.

I centri di ascolto sono luoghi dove operatori e operatrici qualificati prendono in carico le situazioni di difficoltà che vivono le persone vittime. Uno sportello che sarà in grado di dare risposte omogenee e specifiche per di proteggere le vittime dirette e indirette.

Per qualsiasi informazione o appuntamento va contattata l’Associazione Artemisia al sito www.artemisiacentroantiviolenza.it o al numero 055-602311 (dal lunedì al venerdì orario 10-17), la quale avrà cura di salvaguardare la vostra totale sicurezza e riservatezza.

Integrazioni (dati ISTATlivello nazionale)
I dati Istat (giugno 2015) riportano una realtà impietosa e un dramma che spesso, per paura, rimane nascosto. Nella maggior parte dei casi sono le donne ad essere vittime. Le donne - tra i 16 e i 70 anni - che dichiarano di essere state vittime di violenza, fisica o sessuale, almeno una volta nella vita sono 6 milioni e 788 mila, cioè il 31,5% della popolazione femminile. I partner attuali o ex commettono le violenze più gravi. Il 62,7% degli stupri (caso più grave di violenza) - prosegue l’indagine dell’Istat- è commesso da un partner attuale o precedente, mentre gli sconosciuti sono nella maggior parte dei casi autori di molestie sessuali. In entrambi i casi, tuttavia, la frequenza delle violenze è in calo rispetto all’indagine precedente: per i partner o ex partner dal 5,1 al 4% (violenza fisica) e dal 2,8 al 2% (violenza sessuale); per gli sconosciuti si passa dal 9 al 7,7%. In forte calo anche la violenza psicologica dal partner attuale (dal 42,3% al 26,4%), soprattutto se non affiancata da violenza fisica e sessuale. Alla maggiore capacità delle donne di uscire dalle relazioni violente o di prevenirle si affianca anche una maggiore consapevolezza. Più spesso le donne considerano la violenza subìta un reato (dal 14,3% al 29,6% per la violenza da partner) e la denunciano di più alle forze dell’ordine (dal 6,7% all’11,8%).

Si segnalano però anche elementi negativi. Non si intacca lo zoccolo duro della violenza, gli stupri e i tentati stupri (1,2% sia per il 2006 sia per il 2014). Le violenze sono più gravi: aumentano quelle che hanno causato ferite (dal 26,3% al 40,2% da partner) e il numero di donne che hanno temuto per la propria vita (dal 18,8% del 2006 al 34,5% del 2014). Proprio per questo diventa necessario promuovere punti di ascolto, come quello riaperto a Pontassieve, dove operatori ed operatrici qualificati sono a disposizione e prendono in carico le situazioni di difficoltà che vivono le persone vittime di violenza.