
Nota dell’Amministrazione a seguito dello sfratto esecutivo e dopo i fatti avvenuti in Piazza Vittorio Emanuele II
Nota dell’Amministrazione a seguito dello sfratto esecutivo e dopo i fatti avvenuti in Piazza Vittorio Emanuele II
Dal pomeriggio del 23 maggio una persona stava protestando davanti al palazzo comunale dopo aver subìto uno sfratto esecutivo da un immobile di proprietà privata, situato in Via Colognolese. Nella serata di ieri – 24 maggio - il suo presidio è stato oggetto di un atto vandalico da parte di un cittadino che ha agito in modo irragionevole, per motivazioni sconosciute e in maniera del tutto isolata.
Per fare chiarezza nei confronti della cittadinanza e per evitare strumentalizzazioni sulla vicenda è doveroso precisare che lo sfratto esecutivo – avvenuto lunedì 22 maggio - è stato eseguito a seguito di una sentenza emessa dal giudice civile del Tribunale di Firenze dopo la denuncia da parte di un soggetto privato nei confronti di chi occupava abusivamente quell’immobile di sua proprietà (l’atto risale all’estate del 2016 e si è concretizzato il 22 maggio 2017, dopo un paio di tentativi andati a vuoto).
La sfratto - precedentemente notificato e comunicato all’interessato - è stato eseguito da parte dell’ufficiale giudiziario alla presenza dei Carabinieri. Sul posto era presente anche la Polizia Municipale di Pontassieve per le operazioni di supporto ai servizi sociali che erano stati attivati dal giudice a tutela e nel caso ci fossero stati coinvolti minori o soggetti bisognosi di sostegno.
Le operazioni si sono svolte in maniera regolare. Al momento dello sfratto la casa era occupata da una sola persona, la stessa che poi stava svolgendo la sua protesta di fronte al Palazzo Comunale. Per dovere di cronaca si segnala che, lunedì 22 maggio, mentre si stavano concludendo le operazioni di sfratto sono arrivate, sul posto, altre 4 persone (tre adulti e un minore); per queste persone non è stato necessario attivare alcune assistenza da parte dei servizi sociali.