Lavori per una nuova illuminazione al Ponte Mediceo
I lavori - realizzati grazie alla sponsorizzazione di BCC Pontassieve e Rotary Club Firenze Valdisieve – sono in corso d’opera e l’ultimazione slitta di 10 giorni circa
Chiusura al traffico veicolare prolungato all’11 luglio

Sono stati prorogati all’11 luglio – come richiesto dalla direzione dei lavori - i lavori per realizzare la nuova illuminazione al Ponte Mediceo che collega Pontassieve con San Francesco (Pelago). L'intervento è possibile grazie alla sponsorizzazione della BCC di Pontassieve, in collaborazione col Rotary Club Firenze Valdisieve, per l'intero importo dei lavori (circa 35.000 euro). L'intervento in questione ha una doppia valenza: porterà alla realizzazione di un adeguato impianto di illuminazione e servirà ad eliminare i punti critici creando nuove condizioni di sicurezza per i pedoni. Si procederà con l'illuminazione della struttura dall'esterno, finalizzata a migliorare la valenza paesaggistica del ponte esaltandone la riconoscibilità, attraverso la sostituzione dell'esistente impianto. Inoltre, come detto, con l'obiettivo di risolvere la doppia fruizione del ponte che è transitabile sia ai pedoni che alle auto, è prevista l'individuazione di un percorso pedonale segnalato da corpi illuminanti incassati nella pavimentazione in pietra.
Per permettere lo svolgimento dei lavori il ponte rimarrà chiuso al traffico veicolare fino all'11 luglio. Per recarsi a San Francesco da Pontassieve sarà necessario passare da Via Garibaldi, Via Gori e Ponte "nuovo", oppure, per chi si trova a Pontassieve Sud, utilizzare la Statale 67 ex Variante. Chi percorre Via Ghiberti deve necessariamente andare in Via Palagi verso il Fossato e percorrere poi Via della Repubblica per tornare verso il centro e verso Firenze, lo stesso per chi si trova al Fossato dovrà passare da Via della Repubblica per recarsi in centro, verso Firenze o verso San Francesco.

Integrazioni: La struttura attuale del Ponte Mediceo risale alla metà del Cinquecento quando, a causa dell'alluvione del 1547 si rese necessario provvedere alla ricostruzione del precedente ponte in pietra distrutto dalla Sieve. Cosimo I commissionò nel 1555 a Stefano di San Piero a Ponti e al figlio Tommaso la costruzione di un nuovo ponte, realizzato probabilmente su progetto di Bartolomeo Ammannati[1]. Fu in seguito restaurato, prima nel 1788 su ordine del Granduca Pietro Leopoldo di Lorena, e successivamente, negli anni '50, dopo i danni provocati dalla seconda guerra mondiale. Le origini della precedente struttura rimangono invece di difficile datazione: è stata ipotizzata la sua esistenza in relazione al ponte Maggio di cui parla Lapo da Castiglionchio.