Data di scadenza Martedì, 12 Aprile 2016
Martedì 12 aprile 2016 dalle ore 20.00 al Cinema Accademia Pontassieve apericeva dal mondo e poi i video e i cortometraggi girati da e con cittadini richiedenti asilo e gli studenti della 4 ª a dell’I.T.T. dell’Istituto Balducci
Indovina chi viene a cena
Martedì 12 aprile 2016 dalle ore 20.00 al Cinema Accademia Pontassieve
Apericena dal mondo e cortometraggi
I video e i cortometraggi girati da e con cittadini richiedenti asilo e gli studenti della 4 ª a dell’I.T.T. dell’Istituto Balducci, saranno protagonisti di una serata al cinema Accademia di Pontassieve, domani, martedì 12 aprile.
La serata sarà preceduta - a partire dalle ore 20 - da un’apericena dal mondo (ingresso € 5,00). L’iniziativa porta a compimento un progetto che nasce da un percorso di formazione sul linguaggio cinematografico rivolto a beneficiari del progetto SPRAR e condotto dal Centro di Documentazione Audiovisiva del Comune di Pontassieve nell'ambito del progetto SPRAR gestito da ARCI regionale e Coop.
Pane e Rose di cui sono partner i Comuni di Pelago e Pontassieve.
Dal corso è nato un laboratorio per la realizzazione di corti con una classe IV dell'Istituto Superiore Balducci, che ha potuto integrare così la propria didattica sia con la tematica dell'asilo che con quella del linguaggio video. I ragazzi, che sono quasi coetanei perché i beneficiari dello SPRAR sono molto giovani, si sono incontrati e hanno buttato giù insieme alcune idee per la realizzazione dei cortometraggi, li hanno girati e il 12 li presenteranno presso il Cinema Accademia con la collaborazione del Circolo ARCI che gestisce il cinema e coordinerà l'accoglienza con l'apericena.
Unanime è l'apprezzamento per l'iniziativa da parte dei responsabili del settore Immigrazione di Arci Toscana e Arci Firenze, Simone Ferretti e Lorenzo Ballini, secondo i quali “esperienze come la serata 'Indovina chi viene a cena' di Pontassieve, dimostrano una volta di più la bontà del sistema Sprar. Infatti, affidando ai Comuni e alle associazioni del territorio la gestione dei progetti d’accoglienza si riesce, non solo a garantire una maggior trasparenza, ma si ottengono risultati rilevanti sul rapporto tra i richiedenti asilo e i cittadini delle diverse comunità. Questo vuole dire, da un lato, migliorare la percezione che i cittadini hanno della questione migranti e allontanare gli spettri di 'invasione' che la destra xenofoba agita, ma vuol dire anche fare passi in avanti dal punto di vista dell’integrazione, creando un dialogo tra culture ed esperienze diverse, che non devono scontrarsi ma confrontarsi. E quando le Istituzioni (in questo caso il Comune e la Scuola pubblica), le realtà associative presenti e attive sul territorio e il mondo della cultura si uniscono con questo obiettivo comune, non ne possono che scaturire occasioni interessanti, da considerare esempi virtuosi cui
attingere.”