
Pontassieve si prepara a festeggiare l'autunno nel Centro Storico. Sabato 18 e domenica 19 novembre 2017 torna la Festa dell'Olio Nuovo, un'occasione per scoprire i colori e i sapori della stagione autunnale.
Protagonista l'olio extravergine d'oliva del nostro territorio: l'oro giallo delle nostre colline sarà al centro di questa nuova edizione, per scoprire questa incredibile risorsa della nostra terra.
Un prodotto di qualità, frutto tipico della nostra Regione sarà così in mostra nel Centro di Pontassieve con una proposta gastronomica che si completa con un mercato di alimenti tipici e stagionali lungo via Ghiberti e le caldarroste cotte sulla fiamma viva. La due giorni dedicata all'autunno sarà anche occasione per grandi e piccini di divertirsi con spettacoli musicali e animazione in piazza, due giorni di festa per riscoprire in Borgo con i colori caldi della stagione.
La festa dell'Olio Nuovo è organizzata dall'associazione Proloco di Pontassieve, con il Patrocinio del Comune di Pontassieve; i volontari della Proloco animeranno le giornate, nella speranza di regalare a Pontassieve un'opportunità di vivere il nostro territorio, le sue bellezze e le sue eccellenze produttive.
Integrazioni: Olio: Meno produzione, ma ottima qualità (fonte Associazione “Il Pomario”)
Quella di quest’anno sarà una produzione di qualità – afferma Sonia Donati, assaggiatrice di olio e presidente dell’Associazione il Pomario – che metterà in risalto le capacità organolettiche dell’olio prodotto sulle colline della Valdisieve. Un raccolto che purtroppo anche in Valdisieve risulterà ridotto di un circa il 30%, ma che in questo territorio non tradirà le attese per quanto riguarda la qualità. Le condizioni climatiche, unite alle ormai fondamentali tempistiche della raccolta e frangitura, marcano positivamente la qualità di un olio, in particolare per quelli ottenuti dopo il venti (20) di ottobre, dopo i primi freddi per capirci. Dai recenti assaggi infatti, su questi oli emergono note di piccante e amaro ben integrate, con piacevole prevalenza del primo, mentre su oli raccolti prima di tale data, prevale l’amaro, che in alcuni casi è persistente e leggermente aggressivo, sia chiaro, si parla sempre di oli di livello. Da sottolineare – conclude Sonia Donati - l’importanza della buona qualità delle olive avuta quest’anno, che, finalmente dopo anni di attacco da parte della temuta e terribile mosca olearia (Bactrocera oleae) complici le alte temperature, quest’anno ha "neutralizzato" gli effetti della presenza della mosca e riportato standard di alta qualità”