
Data di scadenza Domenica, 14 Dicembre 2014
Saranno 8 i rappresentati della comunità straniera che comporranno questo innovativo organo di partecipazione civica, pensato per chi pur studiando e vivendo sul territorio non avrebbe l’opportunità per “far sentire la propria voce” nel normale dibattito politico
Eletta la Consulta degli stranieri di Pontassieve
Per molti è stata la prima volta al voto
Eletta la Consulta degli stranieri di Pontassieve. Saranno 8 i rappresentati della comunità straniera che comporranno questo innovativo organo di partecipazione civica, pensato per chi pur studiando e vivendo sul territorio non avrebbe l’opportunità per “far sentire la propria voce” nel normale dibattito politico. Erano chiamati al voto i circa 900 aventi diritto, tra i pontassievesi provenienti da circa 50 paesi fuori dall’Unione Europea, di questi sono stati 70 coloro che si sono recati nel palazzo Comunale al seggio allestito per la giornata di Domenica. La persona che ha ricevuto il maggior numero di preferenze è stata Zerina Petanaj: per la 20enne albanese, studentessa in economia e vicepresidente uscente della Consulta, 15 voti. Subito dopo di lei, la camerunense Judith Ngome, distaccata di un solo voto. Con il voto di domenica la Consulta può iniziare un nuovo corso della sua attività, eleggere un nuovo presidente e organizzare future iniziative che promuovano la partecipazione ed il coinvolgimento dei tanti cittadini stranieri residenti nel comune.
Di seguito i risultati completi:
Zerina Petanaj 15
Judith Ngome Ekwele 14
Laureta Gjishti 13
Egrisilda Merkaj 9
Nenad Ametovic 6
Marisol Chura Aragon 6
Sandra Salinas 6
Khadija Naji 5
Bernadette Rabina 0 (non eletta)
Approfondimenti: La Consulta degli stranieri e la figura del consigliere comunale aggiunto in rappresentanza dei cittadini stranieri sono nate come strumenti per stimolare ed incentivare la partecipazione civica di chi, pur vivendo e lavorando nel nostro comune, non ha la cittadinanza dell’Unione Europea e sarebbe quindi escluso per legge dalla vita politica locale. Il consigliere comunale aggiunto ha diritto di parola, con le modalità consentite ai consiglieri comunali, ma non diritto di voto. Ad occupare quello scranno sarà il Presidente della Consulta, che dovrà farsi tramite tra quest’ultima e l’Amministrazione e, oltre a proporre istanze, avrà un
ruolo di coordinamento per coinvolgere tutti i cittadini stranieri nella vita della comunità.