Angelo Corbo: Il senso di essere in vita l’ho ritrovato raccontando la mia storia ai giovani

Pubblicato Venerdì, 22 Aprile 2016
Data di scadenza Venerdì, 22 Aprile 2016

Un messaggio di speranza ai giovani lanciato da l’ispettore che - all’epoca dei fatti - era un giovane agente di poco più di vent’anni, e che quella vicenda ancora vive e vivrà sulla propria pelle come un macigno che ha cambiato completamente il suo modo di vivere

Settimana della Legalità a Pontassieve
Angelo Corbo: “Il senso di essere in vita l’ho ritrovato raccontando la mia storia ai giovani”

Settimana della Legalità a Pontassieve - Molto partecipato l’incontro con Angelo Corbo, ispettore della Polizia di Stato sopravvissuto alla strage di Capaci e Dario Meini, nipote di Antonino Caponnetto che – nella sala del Consiglio - hanno incontrato i ragazzi della scuola media Maltoni e i cittadini intervenuti. Sono state parole toccanti, reali e forti quelle che sono state spese da Angelo Corbo che ha ripercorso la sua personale vicenda che lo ha visto sopravvivere alla strage di Capaci che costò la vita al magistrato antimafia Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e tre agenti della scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e alla quale sopravvissero oltre a Corbo, gli agenti Paolo Capuzza, Gaspare Cervello e l'autista giudiziario Giuseppe Costanza.

Un messaggio di speranza ai giovani lanciato da l’ispettore che - all’epoca dei fatti - era un giovane agente di poco più di vent’anni, e che quella vicenda ancora vive e vivrà sulla propria pelle come un macigno che ha cambiato completamente il suo modo di vivere e pensare. Proprio per questo ha ribadito, quanto per lui portare la propria testimonianza sia un messaggio che lo ha salvato dal “buio” che lo aveva circondato.

L’incontro di stamani è stato uno degli incontri che fino a domenica a Pontassieve daranno modo di parlare con i protagonisti della lotta alla mafia, divulgatori della cultura della legalità e rappresentanti delle istituzioni in occasione della prima edizione della "Settimana della Legalità". Un progetto voluto dall'Amministrazione e realizzato in collaborazione con la Fondazione Antonino Caponnetto, ma nato da un'idea di alcuni ragazzi che nel maggio del 2015 avevano partecipato al progetto PrimoStep. Una collaborazione, quella fra Comune e Fondazione Caponnetto, che si è poi allargata al tessuto locale coinvolgendo l'Istituto Ernesto Balducci, l'Istituto Comprensivo di Pontassieve e la locale Confraternita di Misericordia, che da anni tiene aperto un proprio presidio anti-usura sul territorio e il Circolo Primo Maggio.

Nel pomeriggio alle ore 17.00 in Sala delle Eroine, La mafia in Toscana con ospite Giuseppe Quattrocchi già Procuratore Capo della Procura di Firenze e Maurizio Pascucci Responsabile nazionale beni confiscati Fondazione Caponnetto. La sera, alle ore 21, in Sala delle Eroine. Contrastare l'usura, incontro rivolto ai commercianti di Pontassieve, con Costanzo degl'Innocenti, Sportello di Ascolto Anti-Usura Misericordia Pontassieve; Giuseppe Tomaselli, Comandante Tenenza Arma dei Carabinieri Pontassieve; Luigi Cioffi, Comandante Guardia di Finanza Pontassieve e Massimo Pratesi.

Domani Sabato 23 aprile alle ore 11.00 Auditorium Istituto Ernesto Balducci Pontassieve con Una storia di coraggio con Pino Maniaci, giornalista anti Cosa Nostra, direttore di Telejato incontra gli studenti dell'Istituto Balducci.Alle ore 17.00 Sala delle Eroine le Ecomafie in Toscana con Renato Scalia, già Ispettore Capo Direzione Investigativa Antimafia oggi membro Fondazione Caponnetto e Luigi Bartolozzi, I° Dirigente Comandante provinciale di Firenze del Corpo Forestale dello Stato.


Domenica 24 Aprile alle ore 12,00 pranzo della Legalità al Circolo ARCI 1 Maggio Sieci.

 

Per info e prenotazioni 338/5271149.