30° anniversario del Patto di Amicizia fra Pontassieve e Tifariti

30° anniversario del Patto di Amicizia  fra Pontassieve e Tifariti
Circolo Arci 1 Maggio
Via Pietro Mascagni, 41
Pontassieve

Popolo Saharawi “Un’amicizia che prosegue”: le iniziative e come partecipare. Domenica 22 gennaio, pranzo di raccolta fondi al Circolo ARCI 1° Maggio di Sieci, ad aprile una mostra fotograf

Il 28 aprile 1987 il Comune di Pontassieve ha stretto un forte legame con il popolo saharawi con la sigla del Patto di Amicizia stipulato con il Comune di Tifariti, nel deserto algerino. Grazie alla collaborazione fra l’Amministrazione Comunale e l’Associazione Saharawinsieme Onlus, si sono realizzate nel tempo molte azioni di solidarietà che vanno dalla raccolta di aiuti, all’organizzazione di iniziative di informazione e sensibilizzazione, e soprattutto l’accoglienza estiva dei bambini “Piccoli Ambasciatori di Pace” che ogni anno dà la possibilità a 10 bambini saharawi di trascorrere un periodo di vacanza e di usufruire di adeguati controlli e cure mediche.

Per celebrare il 30° anniversario di questo legame tra le due comunità, nel 2017 saranno attivate numerose iniziative, che inizieranno domenica 22 gennaio alle ore 12,30 con il pranzo di raccolta fondi al Circolo Primo Maggio di Sieci (prenotazioni al numero 055/8360304- 346/2452231. Costo 6-12 anni €8) e che, proseguiranno poi, nel mese di aprile, in biblioteca, con la mostra fotografica realizzata da Margot Lenzi dal titolo “Essere Umani, Pontassieve-Tifariti a/r”

Nel 2017 proseguirà, anche il progetto Un’Amicizia che prosegue, proposto dall’associazione Saharawinsieme onlus e sostenuto dall’amministrazione comunale e dall’Istituto Comprensivo di Pontassieve, che promuove lo scambio interculturale tra ragazzi saharawi e di Pontassieve. I ragazzi saharawi saranno a Pontassieve dal 22 aprile al 6 maggio 2017, periodo nel quale potranno frequentare la scuola “Maltoni”, le associazioni sportive del territorio e partecipare ad attività strutturate in collaborazione con la scuola e le associazioni del territorio. I ragazzi avranno la possibilità di vivere un’esperienza di incontro e convivenza in famiglia acquisendo competenze importanti per lo sviluppo della persona e conoscenze sui rispettivi paesi e contesti culturali.

È possibile contribuire alla riuscita del progetto Un’Amicizia che prosegue ospitando un bambino saharawi (è necessario essere una famiglia delle classi I della scuola secondaria “Maltoni”); tramite contributo economico da versare direttamente all’associazione Saharawinsieme onlus o partecipando alle iniziative di raccolta fondi.

 

Integrazioni: Il popolo saharawi vive al di fuori dei propri territori dal 1976: colonia spagnola fino al 1975, l’anno successi-vo il territorio del Sahara occidentale viene invaso da Marocco e Mauritania, che lascerà il conflitto nel 1978, riconoscendo il diritto all’autodeterminazione dei Saharawi. La REPUBBLICA ARABA SAHARAWI DEMOCRATICA (RASD), corrispondente al Sahara occidentale, è oggi divisa da un muro, il cosiddetto “The Berm”, che attraversa verticalmente per circa 2.700 km il Paese. Il popolo saharawi, pur essendone il legittimo abitante, vive diviso tra i territori occupati del Sahara Occidentale, i territori liberati (che sono circa un terzo dell’intero territorio), i campi rifugiati in Algeria ed in Mauritania, chiedendo dal 1991 di poter esprimere la propria volontà tramite lo strumento del referendum per stabilire lo status del Sahara Occidentale. La capitale del Sahara Occidentale è Laayoune (El Ayun) dove abitano circa 200.000 saharawi. La lingua ufficiale dello Stato è l’hassanya, la religione predominante è l’Islam. Alcune migliaia di Saharawi vivono anche in Europa, soprattutto in Spagna, Italia e Francia.