Direzione artistica: Lorenzo Pallini
Direzione organizzativa: Marina Bistolfi
Danza
coordinamento
Lisa Brasile, Giacomo Quarta,
Rebecca “Realz” Turini
con
Andrea Barbieri, Giuditta
Braccini, Noemi De Crescenzo, Sara Esposito, Alice Fiesoli, Giulia Guerrini, Carlotta Lelli, Martina Meccia, Giada Picci, Tammaro Russo, Emanuele Saulino
hanno partecipato inoltre
Lucia Baroncelli, Vittoria Faini, Camille Panza, Damiano Puliti
Musica
coordinamento
Alessandro Di Puccio, Ferdinando Olivieri
con
Michele Andriola,
Maurizio Bugli, Francesca Campigli, Fabio Corcione, Nicola Maccianti, Luca Magrini, Marco Magrini, Resi “Neglizi” Nakaj, Alessio Pangos, Fulvio Ponzio
hanno partecipato inoltre Lorenzo Angeletti, Riccardo Bargilli, Alessandro Canu, Nicola Cellai, Saverio De Fazio, Leandro Ndoja
organizzazione
Marika Errigo - O.R.A.
fonica
Jolly Roger Records
riprese video
Lorenzo Ciacciavicca,
Lucio Di Cicco
In continuità con il progetto Agorà 2009 arte e multimedia, i Comuni della Rete per la Cultura Contemporanea nel Levante Fiorentino hanno promosso il progetto in collaborazione con Fabbrica Europa e con il sostegno della Regione Toscana, LR 33/2005 “Promozione della cultura contemporanea in Toscana”.
Agorà è, nel linguaggio della democrazia e della quotidianità sociale anche di oggi, il termine nobile che identifica la piazza come luogo dello scambio, inteso in senso sociale e commerciale ma anche come luogo di confronto, dunque anche luogo della costituzione della pubblica opinione, del suo “manifestarsi” in linguaggi di comunicazione.
Di qualunque grandezza e di qualunque importanza le “città” fossero e siano, la piazza/agorà era lo spazio della continuità e della trasmissione dei saperi, e dunque spesso del conflitto che dava senso al trascorrere delle generazioni. L’emigrazione e l’immigrazione, la conseguente “globalizzazione” e l’affermarsi di tecnologie sempre più complesse, inclusive e individualizzate, cambiano profondamente il ruolo della piazza e il significato civile e collettivo dell’Agorà, cuore pulsante della coesione sociale di ogni comunità.
Il luogo piazza resta urbanisticamente presente, di solito pieno di auto in sosta oppure ridotto a spazio monumental-turistico – ma l’agorà, con rare eccezioni, si sposta e si moltiplica spesso in grappoli di socialità: per i giovani e giovanissimi in particolare, viene trasportata in una dimensione virtuale mediante l’uso di strumenti di comunicazione sempre più sofisticati (telefonini, palmari, etc.), individuali ma insieme usati come collante e vettore di collettività vivente: piattaforme digitali più o meno segmentate in sfere di interessi, in tipologie, o anche solo assunte a luogo utile e privilegiato di socialità e confronto.
Dunque, “piazze”. Nascono nuovi linguaggi, nuove funzioni sociali, nuovi comportamenti, e nuove dislocazioni nello spazio e nel tempo della comunicazione, del confronto, dei passaggi generazionali in termini di saperi, di poteri, di orientamento dei consumi e dei valori.
L’arte è la prima antenna ad ascoltare e registrare questi cambiamenti, e insieme la pratica in cui questi cambiamenti tendono costantemente a decantarsi, a codificarsi, a diventare sintesi efficaci e altamente significative.
I Cantieri Agorà 2010 si radicano nella quotidianità dei territori in questione, nel ricco tessuto di luoghi di formazione alla danza e alla musica e di nuovi residenti-artisti che hanno scelto di ripopolare le case coloniche della Val di Sieve e del Valdarno, offrendo opportunità di arricchimento, di confronto e di innovazione alla rete dei soggetti coinvolti.
Tra febbraio e giugno 2010, insieme ai maestri esperti del Centro Coreografico Opus Ballet e del CAM - Centro Attività Musicali è stato sviluppato un lavoro di ricerca sui linguaggi contemporanei della musica e della danza, un percorso creativo e formativo basato sulla contaminazione di una pluralità di stili, tecniche e materiali legati alla voce, al suono, al gesto, al movimento. Un percorso che consentisse ai partecipanti non soltanto di sviluppare le proprie competenze individuali, ma che soprattutto facesse crescere in ciascuno e nel collettivo la capacità di elaborare, strutturare e diffondere l’uso di forme, tecniche e linguaggi legati a sintesi condivise, a diversità di genere, di stile, di tradizioni locali in movimento. Lavorare insieme su vocalità e plurilinguismo, con tecniche e metodologie innovative e partecipative, consente infatti di attingere alla memoria profonda degli individui e delle comunità in movimento. Permette di innescare e sperimentare dispositivi anche inediti di circolazione e di sintesi dei talenti e delle professionalità in crescita.
In tal senso l’attività dei Cantieri Agorà 2010 è strettamente collegata con il progetto Roots&Routes International: un network di organizzazioni culturali e sociali di 12 paesi europei dedicato alla formazione, alla promozione e all’accompagnamento di giovani musicisti, danzatori e media maker di diverse radici (roots) culturali, ai quali si vogliono aprire strade (routes) sui palcoscenici e nei media
(www.rootsnroutes.eu). Grazie alla collaborazione con Roots&Routes, i giovani della Val di Sieve e del Valdarno hanno potuto incontrare maestri e talenti del network, per la costruzione di Nuove Agorà variamente dimensionate ma sempre costruttrici di nuova coscienza, non solamente artistica. Tale incontro si è concretizzato in particolare il 16 maggio in una masterclass del coreografo franco-algerino Nabil Ouelhadj, da anni una delle figure centrali di Roots&Routes, coronata da un’azione scenica in progress nelle vie e piazze di Pontassieve.
Il 10 luglio parte l’“occupazione” degli spazi-piazze-agorà nei dieci Comuni coinvolti. Dopo essere state contesto di riferimento e oggetto di riflessione e ispirazione della creazione artistica, le piazze accoglieranno l’espressione di ciò che esse avranno ispirato: non un identico spettacolo replicato indistintamente in luoghi e per pubblici diversi, ma diverse declinazioni del tema dell’agorà elaborate in situ, abbracciando e metabolizzando nella circolarità dei movimenti e dei temi musicali le specificità di ogni luogo che verrà agito.
in collaborazione con
CAM – Centro Attività Musicali Firenze
Opus Ballet
si ringrazia
Centro Documentazione Audiovisiva Comune Pontassieve
51% Danza
A.C. Figline Danza
RETE PER LA CULTURA CONTEMPORANEA NEL LEVANTE FIORENTINO
Nata nel 2006 fra i Comuni del Mugello, della Val di Sieve e del Valdarno Fiorentino, insieme alle due Comunità Montane del Mugello e della Montagna Fiorentina, la rete ha lo scopo di coordinare la programmazione e la realizzazione di attività culturali finalizzate alla conoscenza e alla promozione delle arti e dell’architettura contemporanee, allo sviluppo del confronto interculturale, e alla rilettura del territorio dal punto di vista della contemporaneità.
Il coordinamento della Rete è affidato al Centro Interculturale del Comune di Pontassieve.