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Corso di formazione
A partire dall’intreccio tra povertà economica e povertà abitativa, la questione casa assume nuove forme rispetto al passato, spiazzando le politiche pubbliche. Fare il punto sulle principali problematiche e i gruppi sociali coinvolti (anziani, immigrati, giovani, nuclei monoreddito) è il primo passo per ripensare le modalità di intervento.
Periodo: ottobre 2005 – febbraio 2006
Totale ore: 24
Docenti: Nicola Solimano - Fondazione Michelucci;
Giuseppe Faso -Centro Interculturale Empolese-Valdelsa;
Ilana Sampaio, Roberto Menichetti - Osservatorio sull’Immigrazione dell’area socio-sanitaria di Firenze sud-est;
Rosanna Pilotti - Prefettura di Firenze;
Michele Beudò - Fondazione Michelucci;
Avv. Katia Lo Re – Sunia;
Avv. Marco Gaito - Unione dei Piccoli Proprietari Immobiliari (UPPI);
Arch. Roberto Melosi - Ufficio Programmazione Edilizia Residenziale Pubblica del Comune di Firenze;
Arch. Vincenzo Esposito - Casa Spa Firenze;
Terenzio Tecleme - Sunia Firenze.
Destinatari: assessori, dirigenti e addetti comunali alle politiche dell’immigrazione, dell’assistenza sociale, della casa; degli uffici urbanistici e di piano; componenti delle organizzazioni di rappresentanza degli inquilini e dei proprietari di abitazioni; rappresentanti dell’associazionismo locale.
Programma
TRA CASA E SOCIALE: IL DISAGIO ABITATIVO OGGI
A partire dall’intreccio tra povertà economica e povertà abitativa, la questione casa assume nuove forme rispetto al passato, spiazzando le politiche pubbliche. Fare il punto sulle principali problematiche e i gruppi sociali coinvolti (anziani, immigrati, giovani, nuclei monoreddito) è il primo passo per ripensare le modalità di intervento.
TERRE DI IMMIGRAZIONE
All’origine delle migrazioni un insieme di fattori tra povertà, aspirazioni, catene migratorie e spazi di inserimento che vanno creandosi nella società di arrivo e in un mercato del lavoro in forte cambiamento. Il modello “mediterraneo” di accoglienza e le specificità del caso toscano. I processi di stabilizzazione in corso e le difficoltà nell’arcipelago immigrazione.
LA CASA COME FATTORE DI INTEGRAZIONE DEGLI IMMIGRATI
Una delle tappe fondamentali del percorso personale e migratorio degli immigrati riguarda il ricongiungimento familiare. Per ottenerlo, la legge impone – tra le altre condizioni – di dimostrare l’adeguatezza dell’abitazione destinata ad accogliere la famiglia ricongiunta, mediante il rilascio da parte delle autorità locali del certificato di idoneità alloggiativa. La delibera regionale 700/2005 chiarisce l’interpretazione da applicare agli art. 5bis e 29 del Testo Unico sull’Immigrazione circa i parametri minimi della superficie dell’alloggio richiesti per procedere al ricongiungimento.
I Comuni sono interessati nell’applicazione degli atti di propria competenze e nell’orientamento agli utenti di origine non italiana. Secondo il modello della gestione coordinata dei servizi, i Comuni dell’area socio-sanitaria di Firenze sud-est possono sperimentare l’armonizzazione delle procedure regolamentari che interessano la popolazione immigrata nella richiesta di ricongiungimento familiare, sia per quanto riguarda la Delibera Regionale 700/2005 che il rilascio da parte della Asl del certificato di idoneità sanitaria dell’alloggio.
LA GESTIONE DEI BANDI ERP E CONTRIBUTI-AFFITTI
Il principio di pari opportunità nella fruizione delle politiche sociali e di sostegno alla persona è incrinato dall’art. 40 del D.Lgs 189/2002 sull’immigrazione, che subordina l’accesso all’edilizia sociale degli stranieri soggiornanti anche da molti anni in Italia al possesso di un permesso di soggiorno di durata almeno biennale. Ma pratiche indirette di discriminazione si rintracciano anche nella mancata erogazione dei contributi per l’affitto (L. 431/1998), in presenza di contratti irregolari o vessatori. In entrambi i casi, gli enti locali sono chiamati ad una corretta gestione dei bandi pubblici.
LA QUESTIONE CASA E GLI STRUMENTI URBANISTICI
La fine dei trasferimenti statali dai fondi ex-Gescal, e il passaggio alle Regioni delle competenze in materia di Edilizia Residenziale Pubblica senza la previsione di uno specifico canale di finanziamento, determinano uno scenario nuovo. Gli enti locali si misurano con la questione dell’edilizia sociale, e tra strumenti urbanistici e edilizia convenzionata nascono interventi innovativi.
LA QUESTIONE CASA E LA REGOLAZIONE DEL MERCATO
Gli strumenti di controllo del pubblico e un mercato delle abitazioni ormai fuori controllo: dalle esperienze in corso di offerta di alloggi a canone calmierato, all’adozione di strumenti di diversa natura, il ventaglio di opportunità degli enti locali nel tentativo di regolare l’andamento delle compravendite e delle locazioni.
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